giovedì 23 gennaio 2014

Ammiratori

Ora di pranzo e di palestra: borsa pronta, quattro coccole sul testone a Pablo ed una sistemata alle zampe carrello... Et voilà, si parte. Mi chiudo la porticina alle spalle: il mostro a rotelle resta lì, dietro le sbarre, a guardarmi andar via con quella sua espressione malinconica da generatore di sensi di colpa. "Sei sempre in giro, non passi mai un po' di tempo con me": glielo leggo negli occhi, il rimprovero. Pochi passi ed incrocio due anziani con le borse della spesa, di ritorno dal mercato. Mi volto, fingendo noncuranza; ormai so già come va a finire... Pablo, individuati i due estranei nel campo visivo, si affanna ad abbaiare furiosamente, con quel vocione che sembra provenire dalle più profonde cavità terrestri. Quelli lo guardano e tirano dritto; un istante dopo si fermano e guardano dinuovo, increduli: di lì in poi è tutto un allungar di colli, strabuzzare d'occhi, parlottare fitto fitto. Un cane con le ruote. Oh perbacco, dove s'è mai visto un cane con le ruote. Pablo, catturata l'attenzione, vorrebbe anche le coccole: dall'abbaio passa ad uno stridulo guaito che strapperebbe il cuore al più spietato dei criminali. Il solito melodrammatico... Forse ha solo percepito la presenza di prosciutto nelle sporte dei suoi ammiratori. I due viandanti vorrebbero avvicinarsi al cancelletto ma non osano; parlottano ancora un po', poi risolvono di riprendere il cammino verso casa. Immediata e fiera la protesta vocale del mio cane corso riuscito male, finché i due non escono dal raggio degli occhioni e delle orecchie di Pablito. Non c'è che dire, piccolo, sei proprio un buffone nato!

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