In caso l'avessi dimenticato, le Pabloruote mi riportano immediatamente alla memoria quel che significa avere a che fare con un cucciolo. E' vero, Pablo ha ormai sette mesi, è già qualcosa di più di un cucciolo, ma è in credito con la vita; comincia solo adesso a scoprire il mondo... Ed a fare danni. Il più classico dei classici: rosicchiare tutto quel che capita a tiro, meglio se non commestibile, meglio se pericoloso per la sua stessa incolumità. La cuccia di Céline, per esempio, oppure le cassette della frutta accumulate in giardino perché "non si sa mai, possono servire": tante belle schegge di legno, magari anche qualche gancio di ferro appuntito e un po' arrugginito per dare più gusto. Le maglie stese che il vento fa cadere e che una massaia incapace e distratta come me non raccoglie. Poi c'è il tubo di irrigazione del giardino; la tenda da campeggio, incautamente lasciata a livello terra, chiusa nel suo sacco: ecco, adesso c'è una presa d'aria in più nel telo di copertura. "Merito" delle ruote...
"Il bionico", l'ha ribattezzato mia sorella. In effetti, con quella struttura di alluminio fa la sua porca figura da alieno. Però è bene che gli umani si muniscano di parastinchi: io ho già perso il conto dei lividi nei polpacci, perché è ovvio, il piccolo s'è affezionato, vuol farmi le feste ogni volta che mi vede ed ha un'onda d'urto mica da ridere... Ed un mira eccezionale con gli spuntoni del carrellino. Ed ha già capito, il piccolo terrorista, che razza di sentimentalona io sia: non riesco a sgridarlo, se penso a quel che ha già patito questo piccolo. Considero i miei lividi come una sorta di acconto dell'espiazione del genere umano nei suoi confronti. Il guaio è che non so se altri che dovessero entrare in giardino siano disposti allo stesso sacrificio...
Capita anche che una conoscente di mia mamma, incauta, lasci la borsa della spesa in giardino, accanto all'ingresso, prima di entrare per far quattro chiacchiere. Il piccolo delinquente, quatto quatto, non si fa scappare l'occasione. Per puro caso esco dall'ufficio: lo trovo intento a sbranare un ultimo brandello di plastica per alimenti. L'estremo residuo di un pacchetto contenente due etti di prosciutto, carta e, appunto, involucro di plastica. Solo il caso fa sì che io possa così mettere in salvo il resto della spesa. Ho l'impressione che Pablo mi costerà parecchio in fatto di danni. Per fortuna, ogni tanto esagera con l'entusiasmo e si ribalta, restando con le ruote all'aria e lo sguardo perplesso: mi verrebbe quasi voglia di lasciarlo lì...
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