Pablo è il più piccolo ed il più sfortunato. Di conseguenza, il più viziato, fin dai primi giorni in cui è atterrato, è proprio il caso di dirlo, a casa mia. Ma non è figlioletto unico. I suoi due fratelloni, i "Tittoni", alias Céline e Skipper, reclamano la giusta dose di attenzioni, ciascuno a suo modo. Skipper, il "Tittone", è il maggiore: piombato tra le mie braccia il 31 dicembre del 2006, un batuffolino di pelo bianco di due mesi e poco più di due chili con le orecchie malamente mozzate, è stato per poco più di quattro anni figlio unico ed amatissimo, con dominio assoluto del divano e del lettone. La sua pace è finita a marzo del 2011, quando a casa è piombata Céline, la "Tittona", sei mesi, magrissima e di un'esuberanza incontenibile. E' stata timida e spaesata solo per pochi giorni... Dopodiché ha assunto stabilmente il ruolo di "maschio Alfa" di casa. E lui, povero Tittone a cui io speravo di poter dare un po' di compagnia, ben presto si è tramutato in un cagnone triste, remissivo, geloso... E ciccione. Proprio vero che anche i cani, come gli umani, hanno caratteri ed atteggiamenti molto diversi. Oggi il Tittone è un cane maturo di quaranta chilli, ha da poco compiuto i sette anni; ama la quiete, si ritira volentieri tutto solo a dormire in una stanza buia; è molto affettuoso ed affezionato ai suoi umani, ma mai insistente. Le sue strategie di persuasione sono la "testa pesante" e lo sguardo fisso inquisitore... Del resto, ha degli occhi così belli, di un intenso colore quasi giallo, che è impossibile ignorarlo. Céline invece è una cagnona di tre anni, esuberantissima e maleducatissima: per me, anche se da mamma non dovrei dirlo, è la preferita... Lei è così, spontanea, istintiva. Quando le apro la porta al mattino, perché esca a fare un giro in giardino, lei parte a razzo e galoppa per diversi giri intorno alla casa prima di fermarsi. Se mi siedo, mi si tuffa in braccio con tutta la sua mole. Quando mi metto a nanna, mi salta con le zampe sul torace e mi soffoca a suon di leccate. Quando mi vede rientrare a casa, quasi mi butta a terra mettendomi le zampe sulle spalle, anche se sono stata fuori per pochi minuti. Ed io fatico a scansarla ed a dedicare qualche coccola anche al Tittone, che si è avvicinato ma resta in timida ed educata attesa... Céline è una furia; non si offende se la sgrido, anzi: mette su uno sguardo di disperata contrizione e, due secondi dopo, me la ritrovo in braccio, nonostante i suoi trenta chili... E' una pallina da flipper impazzita, è gioia di vivere fatta cane. Eppure sa essere anche dolcissima; cerca le coccole, il contatto umano. Ed adora dormire sui miei piedi.
Pablo è ancora cucciolone: per ora, quel che si può dire di certo è che è un testone disubbidiente, ma anche tanto affettuoso ed affezionato. Ha uno sguardo spesso dolcissimo, di un esserino che cerca protezione, a dispetto del suo muso possente da molosso. Ed ha una fiducia sconfinata nel suo prossimo, canino o umano. Il suo vocione, potente e profondo, fa pensare che dietro alla porta di casa si nasconda una belva enorme e feroce: in realtà, non è esattamente così...
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