"Nonostante tutto, però, è proprio bello, si vede, ha l'aspetto di un cane sano!"
"...ha una vitalità incredibile, guarda con che forza tira il guinzaglio..."
"Ha voglia di giocare lui, bambolotto! Vorrebbe le coccole da tutti..."
Bagno di folla questa sera per il buon Pablito: ormai la "vasca" serale in centro a Carmagnola è quasi un'abitudine. Pablito lo sa già; quando si accorge che ho preso il guinzaglio, si agita tutto e quasi quasi vorrebbe saltare, a serio rischio di ribaltamento. Tutti gli angoli sono suoi: il tartufo è impegnatissimo a catalogare un sacco di odori... Stasera, poi, complice l'insolita temperatura piacevole a novembre, qualcun altro a passeggio c'era. Qualche cane e umano già noti, qualche nuova conoscenza; chiacchiere dei padroni presto interrotte e sovrastate dal latrato delle belve. Nella via centrale, le voci rimbombano a dismisura, sembra d'essere in platea per il Concerto di Capodanno canino!
Potrei quasi registrare il racconto della storia di Pablo, così risparmierei il fiato ogni volta che qualcuno, dopo essersi più volte stropicciato gli occhi per la sorpresa, trova il coraggio di avvicinarsi e chiedere ragione del carrellino. Ma in fondo è troppo bello narrare ogni volta tutto dall'inizio, con sottofondo di uggiolii del piccolo mostro che reclama attenzione. A Tanya, a Filomena, ad Alessandro di "Carrellini del Mago" fischieranno spesso le orecchie, immagino. L'avventura di Pablo è cominciata male, ma è un romanzo a lieto fine; anzi, a lieta continuazione, perché la fine, per adesso, è ben lontana. E' bello raccontarlo, perché la gente quasi non ci crede... Qualcuno ci pensa un attimo e risponde, stupito: "Eppure è un cane felice!". E non ha idea di quanto queste parole rendano felice me!
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