Beh,
che avete da guardare, voi, lì fuori? Che c'è da ridere? Potete
ringraziare le sbarre di metallo, perché altrimenti vi sareste già
ritrovati i miei canini nei polpacci. Solo lì, non più in alto,
perché per ora sono stato dotato di ruote... Ho chiesto il modello
di carrellino con le molle, ma per quello devo pazientare ancora un
po'. Beh, devo ammettere che non avete tutti i torti, a sghignazzare;
in effetti, sono parecchio ridicolo, conciato così. Tutta colpa di
quella bipede squilibrata che all'anagrafe canina risulta, mio
malgrado, la mia custode. Pare che l'istituzione del divorzio canino
non abbia ancora trovato accoglienza nella legislazione, perché
altrimenti l'avrei chiesto, oh, l'avrei chiesto eccome...
Oltre
ad essere del tutto sconclusionata, quella lì non ha il minimo senso
estetico. Eleganza, stile, niente, lo zero assoluto. Basta guardarla;
se ne va in giro trasandata come uno spaventapasseri abbandonato per
anni alle intemperie in mezzo all'orto. Mi stupisco che riesca ad
azzeccare l'ordine dei vestiti, che non abbia mai infilato il piede
sinistro nella scarpa destra o la mutanda sopra i jeans... Sono
affari suoi? Beh, sì, sarebbero affari suoi; il guaio è che sono
anche affari miei! Dice che vuole evitare che io patisca il freddo:
così, mi costringe ad indossare spessi golf di lana, tutti blu
scuro. Vi pare che il blu scuro si intoni con mio mantello nero
focato? E' un accostamento intollerabile! E che taglio demodé... A
tutti i golf, poi, ha tolto i bottoni: antipatica, io li avrei
masticati proprio volentieri, uno dopo l'altro! Io provo, ogni
mattina, a ribellarmi a questo sopruso: quando la vedo che si
avvicina con il golf, cerco di scappare. Ma quella corre troppo...
Allora provo a mordere, ma quella fanatica mi minaccia: "Guarda
che ti taglio i viveri", sbotta. Non so esattamente cosa
significhi, ma mi dà l'impressione di qualcosa niente affatto
positivo... E allora cedo e mi ritrovo calzato e vestito, con la mia
dignità di molosso calpestata sotto due zampe e due ruote.
Quando
piove, poi, quella dà il meglio di se stessa... Lei esce con il
poncho e rientra, di solito, fradicia da testa a piedi, i capelli
grondanti, gli occhiali ormai inutili alla loro funzione. Ed io sono
costretto a girare per il giardino con il capoccione infilato in un
sacco della spazzatura che mi copre tutto il tronco. L'impermeabile,
lo chiama lei. Un sacco nero... Non si potrebbe almeno cambiar
colore? Che so, un arlecchino, una fantasia scozzese, oppure un
gessato che fa tanto stile. A quanto pare, chiedo troppo. E stasera,
culmine della iattura, nevica. Freddo, umido, fastidiosi fiocchi che
mi si depositano sul tartufo e mi fanno il solletico. Scivolo
dappertutto... E' una vergogna, nessuno ha pensato a dotarmi di ruote
termiche né di sistema ABS. E' così che da queste parti si vuol
bene a noi cagnotti?
Qualcuno
dovrebbe spiegare alla fanatica che sì, è vero, fa freddo ed io ho
il pelo corto, ma che tutto ciò è eccessivo. Però, a pensarci
bene, non so se mi conviene. In effetti, il programma di adattamento
invernale che la bipede ha pensato per me prevede anche un congruo
aumento della razione di pappatoria, nonché dei succulenti extra,
tipo pelli di pollo e parti più grasse e goduriose di carne e
salumi... Questi strappi alla regola non toccano ai miei due
fratelloni bianchi: del resto, loro hanno già il privilegio di
vivere in casa... Io no, quindi ho diritto ad un equo indennizzo! A
loro le parti di carne più magre, a me la ciccia. Sostiene, la
squilibrata, che per difendermi meglio dal freddo io abbia bisogno di
calorie. E chi sono io per contraddirla?
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